Sabato 10 Ottobre 2015 ore 11.30
Biblioteca Comunale
Villa Frua Laveno Mombello
Il giornalista Giacomo di Girolamo, presenterà il suo ultimo
libro ai ragazzi del Liceo e a tutta la cittadinanza
"Dormono sulla collina" (il Saggiatore, 2014).
Il libro racconta la storia d’Italia degli ultimi quarant’anni,
come se i fatti fossero narrati dalla viva
voce di chi li ha vissuti. Il punto di partenza è una data
simbolica: 12 dicembre 1969, il giorno della strage di piazza Fontana.
Da quel momento, assecondando un vertiginoso effetto domino, Di
Girolamo affida la cronaca degli eventi a tutti quei personaggi che sono morti
dal 1969 a oggi e che – proprio come nella Spoon River di Edgar Lee Masters –
si avvicendano per raccontarci la loro
versione dei fatti. Il risultato è una monumentale storia inedita, perché
inediti sono i punti di vista rispetto alle cronache ufficiali.
Sulla collina ci sono politici, intellettuali,
giornalisti, sacerdoti, imprenditori e tanti personaggi minori, molte vittime
che ancora oggi aspettano giustizia.
Leggere questo libro significa immergersi in un
oceano di voci, di storie molto note e di storie dimenticatissime. Come Edgar
Lee Masters, ma non in versi, Giacomo Di Girolamo scrive un’opera mastodontica,
tragica e poetica, lirica e comica, ottimista e disperata, destinata a essere
un classico.
Giacomo Di Girolamo, giornalista, vive a Marsala. È
direttore del portale www.tp24.it e della
radio trapanese Rmc 101, e collabora con la Repubblica e Il Sole 24 Ore. Nel
2014 ha vinto il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano.
Tra le opere pubblicate ricordiamo: Matteo Messina Denaro. L’invisibile
(Editori Riuniti, 2010) e Cosa Grigia (il Saggiatore, 2012).
Venerdi 9 Ottobre 2015 ore 20.45 Lavena Ponte Tresa . Via
Varese 2 - Sala Conferenze Centro Anziani il giornalista Giacomo di Girolamo,
presenterà il suo libro "Dormono sulla collina" (ilSaggiatore, 2014).
Il libro racconta la storia d’Italia degli ultimi quarant’anni,
come se i fatti fossero narrati dalla viva
voce di chi li ha vissuti. Il punto di partenza è una data
simbolica: 12 dicembre 1969, il giorno della strage di piazza Fontana.
Da quel momento, assecondando un vertiginoso effetto domino, Di
Girolamo affida la cronaca degli eventi a tutti quei personaggi che sono morti
dal 1969 a oggi e che – proprio come nella Spoon River di Edgar Lee Masters –
si avvicendano per raccontarci la loro versione dei fatti. Il risultato è una monumentale storia inedita,
perché inediti sono i punti di vista rispetto alle cronache ufficiali.
Sulla collina ci sono politici, intellettuali,
giornalisti, sacerdoti, imprenditori e tanti personaggi minori, molte vittime
che ancora oggi aspettano giustizia.
Leggere questo libro significa immergersi in un
oceano di voci, di storie molto note e di storie dimenticatissime. Come Edgar
Lee Masters, ma non in versi, Giacomo Di Girolamo scrive un’opera mastodontica,
tragica e poetica, lirica e comica, ottimista e disperata, destinata a essere
un classico.
Giacomo Di Girolamo, giornalista, vive a Marsala. È
direttore del portale www.tp24.it e della
radio trapanese Rmc 101, e collabora con la Repubblica e Il Sole 24 Ore. Nel
2014 ha vinto il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano.
Tra le opere pubblicate ricordiamo: Matteo Messina Denaro. L’invisibile
(Editori Riuniti, 2010) e Cosa Grigia (il Saggiatore, 2012).
Rassegna stampa
Corriere della sera, 25 settembre 2014
mercoledì 30 settembre 2015
"Dormono sulla collina" Lavena Ponte Tresa 9 Ottobre
Venerdi 9
Ottobre 2015 ore 20.45 Lavena Ponte Tresa .
Sala conferenze Centro Anziani Via Varese 2 -
il giornalista Giacomo di Girolamo, presenterà il suo libro
"Dormono sulla collina" (ilSaggiatore, 2014).
Sala conferenze Centro Anziani Via Varese 2 -
il giornalista Giacomo di Girolamo, presenterà il suo libro
"Dormono sulla collina" (ilSaggiatore, 2014).
Il libro racconta la storia d’Italia degli ultimi quarant’anni, come se i fatti fossero narrati dalla viva
voce di chi li ha vissuti. Il punto di partenza è una data simbolica: 12 dicembre 1969, il giorno della strage di piazza Fontana.
Da quel momento, assecondando un vertiginoso effetto domino, Di Girolamo affida la cronaca degli eventi a tutti quei personaggi
che sono morti dal 1969 a oggi e che – proprio come nella Spoon River di Edgar Lee Masters – si avvicendano per raccontarci
la loro versione dei fatti. Il risultato è una monumentale storia inedita, perché inediti sono i punti di vista rispetto alle cronache ufficiali.
Sulla collina ci sono politici, intellettuali, giornalisti, sacerdoti, imprenditori e tanti personaggi minori, molte vittime che ancora oggi aspettano giustizia.
Non mancate!!
Si ringrazia per la collaborazione Aisu Luino e la casa editrice il Saggiatore e per l´ospitalitá la Signora Tullia Motta del Il Centro per Anziani di Lavena PT
mercoledì 23 settembre 2015
Film evento “ Il giorno, la notte. Poi l’Alba”Introduzione di Francesco Salvi
Film evento “ Il giorno, la notte: Poi l’Alba”
Introduzione di Francesco Salvi
Tra un po', come ogni anno, si festeggerà S. Francesco patrono d’Italia.
Ci sembra una data importante per la figura di Francesco, nei secoli sempre attuale e che molto ha ancora da insegnarci.
L’ immagine che abbiamo del Santo ha a che fare con la sua scelta della povertà come stile di una vita dedita al servizio di chi soffre, nella rinuncia di ogni ricchezza, comodità e confort.
Il Santo poverello, come si dice nella tradizione popolare, viene ricordato anche per il suo amore verso la natura, di cui sottolineava la nostra appartenenza, tanto da chiamare frate il fuoco e sorella l’acqua.
Questi sono temi molto attuali, che ci dovrebbero far riflettere e sui quali dovremmo tornare più spesso.
Nella tradizione popolare, spesso, passa in second’ordine l’impegno di Francesco per la pace, il suo orrore verso la guerra, la sua dichiarata contrarietà verso le crociate. Ancor meno si ricorda del Fraticello, l’impegno costante per la valorizzazione del dialogo interreligioso e per quell’atteggiamento che oggi possiamo chiamare interculturale.
Quest’anno Aisu, giovedì 8 ottobre, ha proposto un film che mette in particolar modo in risalto questi ultimi aspetti : dialogo interculturale e interreligioso per un mondo di pace.
I fatti di questi ultimi tempi dimostrano la necessità di confrontarci su questi temi.
Le associazioni Acli, Avis, Aurora, Banca del Tempo, Costruttori di Pace, Croce Rossa, Gim,, Soms, Amici del Liceo, con il Comune di Luino si sono unite ad Aisu, consapevoli che in questo difficile momento la cosa migliore è unirsi e diventare capaci di dialogo innanzitutto sul territorio.
E’ un esempio e un invito a tutta la cittadinanza.
Giovedì 8 ottobre saremo tutti al teatro per rispondere personalmente con un nostro “Sì”
“sì” ci sto a costruire un mondo nuovo.
Scheda del film
Il progetto del film prende spunto dal ritrovamento nel castello Svevo di Bari, intorno al 1400, di una targa che indica il luogo in cui alcuni storici ritengono sia avvenuto l’incontro tra Federico II e Francesco d’assisi, collocato intorno all’anno 1220.
Il film vuole immaginare questo evento che contrappose due personaggi singolarmente moderni nei loro modi di pensare e agire. Entrambi convinti dell’inutilità delle guerre di religione, entrambi cercatori di armonie mistiche e religiose quelle di Francesco, politiche e naturali quelle di Federico.
La proposta culturale del film nasce con lo scopo di generare, in un ampio pubblico, momenti di sensibilizzazione sui grandi temi della tolleranza, dell’integrazione culturale e religiosa, della spiritualità, della pace e della conoscenza.
Il film infatti, proprio per i suoi contenuti e i temi trattati, quanto attuali, costituisce spunto per ampi dibattiti e riflessioni.
Un elemento che caratterizza il progetto, al fine dell’elaborazione di una più estesa cultura della pace e della tolleranza, è che il set del film è stato aperto a tutti, studenti, giovani, anziani, disoccupati, ex detenuti , che vi hanno lavorato confrontandosi direttamente con i tecnici e gli artisti.
E’ nata cos’ una vera e propria “bottega dell’arte cinematografica”.
Questo processo di partecipazione, nato con il film, continua il suo cammino con incontri tra regista e attori da una parte e pubblico dall’altra
Info e prenotazioni:
info@aisuversoitaca.it
+39 335 763 9915
www.aisuversoitaca.it
Introduzione di Francesco Salvi
Tra un po', come ogni anno, si festeggerà S. Francesco patrono d’Italia.
Ci sembra una data importante per la figura di Francesco, nei secoli sempre attuale e che molto ha ancora da insegnarci.
L’ immagine che abbiamo del Santo ha a che fare con la sua scelta della povertà come stile di una vita dedita al servizio di chi soffre, nella rinuncia di ogni ricchezza, comodità e confort.
Il Santo poverello, come si dice nella tradizione popolare, viene ricordato anche per il suo amore verso la natura, di cui sottolineava la nostra appartenenza, tanto da chiamare frate il fuoco e sorella l’acqua.
Questi sono temi molto attuali, che ci dovrebbero far riflettere e sui quali dovremmo tornare più spesso.
Nella tradizione popolare, spesso, passa in second’ordine l’impegno di Francesco per la pace, il suo orrore verso la guerra, la sua dichiarata contrarietà verso le crociate. Ancor meno si ricorda del Fraticello, l’impegno costante per la valorizzazione del dialogo interreligioso e per quell’atteggiamento che oggi possiamo chiamare interculturale.
Quest’anno Aisu, giovedì 8 ottobre, ha proposto un film che mette in particolar modo in risalto questi ultimi aspetti : dialogo interculturale e interreligioso per un mondo di pace.
I fatti di questi ultimi tempi dimostrano la necessità di confrontarci su questi temi.
Le associazioni Acli, Avis, Aurora, Banca del Tempo, Costruttori di Pace, Croce Rossa, Gim,, Soms, Amici del Liceo, con il Comune di Luino si sono unite ad Aisu, consapevoli che in questo difficile momento la cosa migliore è unirsi e diventare capaci di dialogo innanzitutto sul territorio.
E’ un esempio e un invito a tutta la cittadinanza.
Giovedì 8 ottobre saremo tutti al teatro per rispondere personalmente con un nostro “Sì”
“sì” ci sto a costruire un mondo nuovo.
Scheda del film
Il progetto del film prende spunto dal ritrovamento nel castello Svevo di Bari, intorno al 1400, di una targa che indica il luogo in cui alcuni storici ritengono sia avvenuto l’incontro tra Federico II e Francesco d’assisi, collocato intorno all’anno 1220.
Il film vuole immaginare questo evento che contrappose due personaggi singolarmente moderni nei loro modi di pensare e agire. Entrambi convinti dell’inutilità delle guerre di religione, entrambi cercatori di armonie mistiche e religiose quelle di Francesco, politiche e naturali quelle di Federico.
La proposta culturale del film nasce con lo scopo di generare, in un ampio pubblico, momenti di sensibilizzazione sui grandi temi della tolleranza, dell’integrazione culturale e religiosa, della spiritualità, della pace e della conoscenza.
Il film infatti, proprio per i suoi contenuti e i temi trattati, quanto attuali, costituisce spunto per ampi dibattiti e riflessioni.
Un elemento che caratterizza il progetto, al fine dell’elaborazione di una più estesa cultura della pace e della tolleranza, è che il set del film è stato aperto a tutti, studenti, giovani, anziani, disoccupati, ex detenuti , che vi hanno lavorato confrontandosi direttamente con i tecnici e gli artisti.
E’ nata cos’ una vera e propria “bottega dell’arte cinematografica”.
Questo processo di partecipazione, nato con il film, continua il suo cammino con incontri tra regista e attori da una parte e pubblico dall’altra
Info e prenotazioni:
info@aisuversoitaca.it
+39 335 763 9915
www.aisuversoitaca.it
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