mercoledì 24 giugno 2015

Festival Internazionale di Poesia di Genova a Luino

Due eventi culturali molto importanti a Luino, assolutamente da non perdere.
Sabato 27 giugno nella Corte di casa Rossi alle ore 18 infatti vi sarà la presenza di poeti di grande rilievo provenienti dalla Georgia e alle ore 21.30 per la rassegna Poevisioni, curata da FreeZone, verrà proiettato un film di Maurizio Fantoni, che per canoni estetici si annovera tra i film che rappresentano la poesia "visiva".
La possibilità di avere una manifestazione di così alto livello e l'inserimento di e l'inserimento di Luino nel cartellone del Festival Internazionale di Poesia di Genova sono state possibili grazie alla sinergia tra l'associazione FreeZone, che nella persona del regista Fantoni cura la rassegna Poevisioni del Festival, e l'associazione Aisu che ha offerto la propria disponibilità per l'organizzazione in loco. Si spera che l'evento possa essere adeguatamente apprezzato dal territorio, in modo da poter porre la prima pietra per un possibile sviluppo futuro nel campo della poesia








                                                                                foto

- Locandina
- Maurizio Fantoni Minnella con Claudio Pozzani, direttore del Festival  
  Internazionale di Poesia di Genova
- Copertina del film
- Lorenzo Randazzo (che fece la parte di Peppino Impastato da piccolo nel film         
   Cento Passi) e Pippo Pitarresi, protagonista del film
- Il Pulmino di Libera nella sede di Naro
- Nunu geladze con il direttore del festival Claudio Pozzani e il poeta                   
  georgiano Dato Magradze sul Palco del Festival Internazionale di Genova
 qualche giorno fa

LE INTERVISTE





IL CUORE DI MIA MADRE. TACCUINO SICILIANO
Un film di Maurizio Fantoni Minnella

C’è una Sicilia dell’antimafia e dei morti ammazzati e una Sicilia della memoria come luogo dove ritornare. Ci sono le strade di Palermo, la sua luce che non si può descrivere ma soltanto guardare, ma anche le ampie e solitarie distese della Sicilia profonda, terra verso cui l’autore di questo film si volge nel tentativo di ritrovare la propria radice materna.
Ad accompagnarlo c’è un amico siciliano, volontario di Libera, che vive  in una sorta di avamposto solitario immerso nella campagna, fra ulivi, vigneti e cardi, creato dall’associazione in una terra sequestrata alla mafia.  Le riflessione del collaboratore di Libera sul suo lavoro di volontariato presso l’associazione sono uno stimolo per l’autore per approfondire un nuovo aspetto della realtà siciliana.
Egli guida un vecchio pulmino Wolkswagen e con l’autore, giunge nella città di Mussomeli, famosa per il magnifico castello chiaramonteo e per bellezza del paesaggio in cui è possibile ammirare la rocca di Sutera.
I ricordi affiorano di fronte alla vecchia casa degli avi in via Minnella e nella strada vicina dedicata a Paolo Emiliani Giudici, illustre letterato.   
Il film, modellato sull’evolversi del viaggio attraverso la Sicilia interna, passando attraverso Palermo, i luoghi delle esplosioni mafiose degli anni  novanta, le attività di un’associazione come Addiopizzo,  e Cinisi, in quella che fu la casa di Peppino Impastato, possiede un andamento quasi rapsodico, essenziale nel mostrare personaggi e luoghi, appunto, ma anche memorie cinematografiche (Wenders, Rosi, Giordana) che bene esprimono l’anima della Sicilia, sorprendentemente vitale nonostante le ingiustizie e gli orrori subiti per mano della mafia e della malapolitica.
L’autore nel percorrere gli stessi luoghi dei film, è come se ne rivelasse la natura mitica, luoghi che la storia e il cinema, la vita e la morte, sempre intrecciate in un abbraccio solenne e fatale, hanno consegnato ad una sorta di mitologia quotidiana.
Nell’epilogo, ritorna la figura materna e il suo paese natale, come presenza nella quale passato e presente convivono in un segreto equilibrio. 

INFORMAZIONI SULL’AUTORE
Maurizio Fantoni Minnella (Varese, 1959) è scrittore, viaggiatore, pubblicista, saggista cinematografico, documentarista e studioso di letteratura in lingua spagnola. Ha pubblicato cinque opere di prosa, numerosissimi saggi di critica cinematografica, e ha curato traduzioni di testi di poesia latinoamericana.
Ha presentato i suoi libri e alcune rassegne di cinema italiano negli Istituti Italiani di Cultura di Marsiglia, Lione, Lisbona, Helsinki, Salonicco, Caracas, Città del Guatemala, Rio de Janeiro, Haifa, Seoul; Algeri, Malta, New York e Londra. 
Dal  2009, è curatore della  Sezione del documentario Poevisioni, del Festival Internazionale di Poesia di Genova .

domenica 21 giugno 2015

Poevisioni a Luino

Due eventi culturali molto importanti a Luino, assolutamente da non perdere.
Sabato 27 giugno nella Corte di casa Rossi alle ore 18 infatti vi sarà la presenza di poeti di grande rilievo provenienti dalla Georgia e alle ore 21.30 per la rassegna Poevisioni, curata da FreeZone, verrà proiettato un film di Maurizio Fantoni, che per canoni estetici si annovera tra i film che rappresentano la poesia "visiva".
La possibilità di avere una manifestazione di così alto livello e l'inserimento di Luino nel cartellone del Festival della Poesia di Genova sono state possibili grazie alla sinergia tra l'associazione FreeZone, che nella persona del regista Fantoni cura la rassegna Poevisioni del Festival, e l'associazione Aisu che ha offerto la propria disponibilità per l'organizzazione in loco.
Si spera che l'evento possa essere adeguatamente apprezzato dal territorio, in modo da poter porre la prima pietra per un possibile sviluppo futuro nel campo della poesia.


lunedì 15 giugno 2015

Milano - Piccio oltre il suo tempo


Dal 29 maggio al 28 giugno 2015, le Gallerie Maspes di Milano (via Manzoni 45) ospitano una nuova mostra dedicata a Giovanni Carnovali detto il Piccio, artista da sempre controverso nella stima degli studiosi, come si evince anche dall’ultimo catalogo monografico recentemente pubblicato, ma senza dubbio considerato tra i maggiori maestri della pittura europea  dell’Ottocento.
L’Associazione Culturale “Amici di G. Carnovali detto il Piccio”, che annovera fra i suoi associati anche il gallerista Maspes, esprime la sua soddisfazione per questa nuova opportunità di mettere in risalto la grandezza dell’artista nato a Montegrino (VA) e invita Soci e simpatizzanti a visitare la mostra di Milano.
Come scrive lo studioso Francesco Rossi nell’introduzione al catalogo della mostra “… la pittura del Piccio, il suo linguaggio, resiste a tutto e si tratta di leggerlo, al di fuori di miti o pregiudizi. A questo punto, non vale perdersi in minute precisazioni, correzioni di dettagli, rivendicazioni di autenticità, … Quel che occorre è creare un’occasione in cui il pubblico possa vedere di persona quel che il Piccio ha fatto, ci ha detto, ci ha lasciato… Questa mostra del Piccio è un invito a guardare, a vedere la “vera” arte del Piccio, riportando al centro la pittura e null’altro”.
L’esposizione, curata da Francesco Maspes, si sofferma sulla maturità del Piccio, attraverso una selezione di dodici capolavori, tutti provenienti da prestigiose collezioni private, alcuni inediti o assenti dal panorama espositivo da decenni.

Nella presentazione della mostra, Maspes illustra l’importanza delle opere esposte, che invitano a  
indagare le tematiche più riconoscibili dell’artista, come l’autoritratto, il ritratto, il paesaggio, la rappresentazione mitologica e la scena religiosa. Il percorso si apre con Paesaggio con bagnanti (1846), opera un tempo annoverata tra i capolavori della collezione Finazzi di Bergamo nonché tra i dipinti scelti per rappresentare il pittore alla mostra internazionale sul Romanticismo tenutasi nel 1959 alla Tate Gallery di Londra, e continua con la scena religiosa di Rebecca e il servo d’Abramo (1855 circa), esposta nel 1909 alla storica rassegna della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente e mai più presentata al pubblico da oltre sessant’anni.
I soggetti religiosi cedono il passo a quelli mitologici, come Selene ed Endimione (1850-55), storia di origine classica, ma interpretata sulla sua tela con estremo romanticismo.
Segue una versione di Agar nel deserto (1860-62), di cui si conoscono tre disegni preparatori, variante della pala d’altare d’Alzano, nota come uno dei suoi dipinti più importanti.
Capolavoro indiscusso è il Ritratto di Gina Caccia (La collana verde - 1862), “finalmente liberato dall’incuria e degrado del tempo, grazie a un rispettoso intervento di restauro e conservazione”. Il dipinto, appartenuto alla collezione della famiglia Jucker è opera tra le più note e rivoluzionarie del Carnovali, per l’istantaneità della rappresentazione: Gina Caccia, ospite nella villa dei Tasca viene colta nell’attimo in cui, sportasi dalla soglia della casa, vede l’arrivo del pittore. La tela appare, per molti versi, precorrere certi aspetti dell’Impressionismo e si pone come modello per i futuri Scapigliati, grazie al fondersi nella sua pittura di una nuova percezione del movimento e della forma.
Fanciulla dormiente (1863) è un’ opera-documento che attesta uno dei viaggi a Parigi dell’artista. In questa città, verosimilmente proprio nell’estate del 1863, visitò la prestigiosa collezione La Caze ed ebbe la possibilità di copiare e reinterpretare un dipinto, allora attribuito a Fragonard, il cui soggetto, per impostazione iconografica e natura pittorica, appare particolarmente affine alla sua poetica.
Inoltre, sono proposti anche i due modernissimi pendant Il giudizio di Paride e Arianna consolata da Bacco (1866-68), “squisiti esempi di una resa semplice e monumentale”, seppur in formato ridotto e un tempo facenti parte dalla collezione Finazzi di Bergamo. Il percorso si chiude idealmente con la Madonna con il Bambino (1868-69), già nella celebre collezione Rossello, che riappare in pubblico dopo più di un secolo e con la Flora della raccolta Stramezzi di Crema eseguita nel 1871, due anni prima della tragica scomparsa dell’artista, avvenuta per annegamento nel Po”.
Illustra l’esposizione un catalogo Gallerie Maspes Edizioni, curato da Francesco Luigi Maspes, con un saggio di Francesco Rossi già direttore della Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo, e le schede critiche di Pierluigi De Vecchi e Maria Piatto”.

Tra le iniziative collaterali, presso il Palazzo della Permanente (via F. Turati 34 - Milano) martedì 16 giugno - ore 18.00, si terrà la conferenza Il Piccio tra arte e scienza, in cui Elisabetta Staudacher, storica dell’arte, Thierry Radelet, diagnosta per i Beni Culturali, Enrica Boschetti, restauratrice illustreranno il risultato delle loro ricerche sull’opera del Piccio.
Orari della mostra da martedì a sabato 10-13; 15-19 - Aperture straordinarie 2 e 28 giugno - Ingresso gratuito.
(Carolina De Vittori - maggio 2015)

domenica 7 giugno 2015

Grande successo di "Note nella Notte"

Grandissimo successo di pubblico e grandi emozioni a "Note nella Notte", concerto organizzato da AISU con Marco Marcuzzi e Vincenza Giacoia nell'incantevole cornice dell'Eremo di Santa Caterina del Sasso. Un sentito ringraziamento alle associazioni che hanno collaborato alla realizzazione dell'evento, alla Provincia di Varese e al Comune di Leggiuno.
A breve il video della serata
























lunedì 1 giugno 2015

Luino, risultati elezioni comunali 2015





Elezioni comunali Luino 2015 risultati elezioni e dichiarazione del neo sindaco Andrea Pellicini
L' associazione Aisu esprime al sindaco Pellicini vive Congratulazioni per il brillante risultato elettorale.
Porsi su una linea di continuità sarà senza altro occasione per lo sviluppo del lavoro già intrapreso e per la manifestazione delle potenzialità non ancora espresse.
Certa che la differenziazione delle posizioni e idee è risorsa importante per affrontare le problematiche del territorio in modo costruttivo, auspica che sia mantenuto vivo il dialogo e rinnova la propria disponibilità alla collaborazione
Il presidente
sergio moalli